Dal 30 marzo al Palazzo dei Capitani

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Un convegno a Roma su Cola dell’Amatrice

Il 17 Marzo è stata inaugurata ad Ascoli la mostra “Cola dell’Amatrice. Da Pinturicchio a Raffaello” (17 marzo-24 giugno 2018). A quasi trent’anni dall’ultima grande rassegna dedicata al pittore e architetto amatriciano (Ascoli, 1991), l’esposizione non sarà solo un’occasione per vedere riunite opere e disegni del Filotesio e dei suoi contemporanei, ma rappresenterà anche un’opportunità per riportare l’attenzione su di un contesto storico e artistico fra i più affascinanti della storia dell’arte italiana.

La mostra da conto degli esiti di un nuovo fermento di ricerca che, seppur in corso già da qualche anno, dopo il devastante sisma del 24 agosto 2016, ha visto affiancarsi alle istanze scientifiche anche un interesse civico ed etico, fondato sulla consapevolezza che conoscere e tornare a studiare Cola dell’Amatrice significa innanzitutto contribuire alla ricostruzione della memoria dei suoi luoghi, alla conoscenza del territorio e alla valorizzazione della sua identità culturale.

E’ nata così l’idea di organizzare anche tre giornate di studi che permettessero di approfondire i grandi temi messi in luce dall’esposizione ascolana.

Il filo di Arianna di questi incontri è Cola, le città coinvolte sono invece quelle più significative per la vita dell’artista (Roma, L’Aquila e Ascoli). Ma – parafrasando Jacques Le Goff – la storia del Filotesio, come tutte le storie, non può leggersi al di fuori dello spazio e del tempo. Ecco dunque che per i curatori parlare del “mondo di Cola” significa anche aprire lo sguardo alla Via Salaria e ai territori dell’Appennino centrale, direttrici di tanti percorsi artistici, per conoscere le genti che abitarono e governarono quei luoghi e per approfondire lo studio dei molti artisti che vi lasciarono prova del proprio passaggio.

Si comprende dunque perché nel corso delle tre giornate si intende affrontare questioni di linguaggio e committenza, storiografia e restauro, ma al tempo stesso si vogliono indagare i compagni di viaggio di Cola, ossia, quella schiera di artisti erranti, le cui opere costellano i territori di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria.

A Roma, il 12 aprile, si approfondirà, in particolare la conoscenza della figura di Cola e dei suoi rapporti con la cultura figurativa ed architettonica del Rinascimento.

Il 10 maggio all’Aquila saranno invece oggetto discussione le opere e i progetti del Filotesio, di cui si   indagheranno le preesistenze e i restauri.

Ad Ascoli infine, nelle giornate del 14 e 15 giugno, si parlerà del contesto storico in cui egli si trovò ad operare, concentrandosi sulla vita culturale e sulla società del XVI secolo nei territori tra Stato della Chiesa e Regno di Napoli.

“Il Mondo di Cola” è dunque un’occasione per contribuire alla ricostruzione di un’identità “spezzata”, per riportare alla luce quell’unità fra luoghi, culture e personalità artistiche che ha dato forma ad un territorio, quello fra Marche e Abruzzo, che oggi più che mai ha bisogno di essere studiato e conosciuto.

Siamo dunque tutti invitati, il 12 aprile, il 10 maggio e il 14 e 15 giugno ad andare a conoscere “Il mondo di Cola”.

Istituzioni coinvolte: Università degli Studi dell’Aquila; Università degli Studi, di Camerino; Università degli Studi di Roma Tor Vergata; Università IUAV di Venezia; Comune di Ascoli Piceno; Fondazione Besso, Musei Civici di Ascoli Piceno.

Comitato scientifico: Barbara Agosti, Anna Maria Ambrosini Massari, Maria Beltramini, Alessandro Delpriori, Adriano Ghisetti Giavarina, Michele Maccherini, Stefano Papetti, Luca Pezzuto, Francesca Rognoni.

Grande successo della mostra dedicata a Cola dell’Amatrice anche fra i giovanissimi

Sono cominciati lunedì scorso i laboratori didattici per le scuole incentrati sulla mostra di Cola ed i giovani studenti hanno sperimentato l’emozione di dare vita ad un quadro vivente ispirato alle opere dell’artista amatriciano esposte in mostra. Vestiti con abiti d’epoca, guidati dalle operatrici, hanno preso parte ad un affascinante percorso dedicato alla Istituzione dell’Eucarestia e alla Salita al Calvario che gli studenti hanno animato con la loro interpretazione, dimostrando di avere ben compreso i temi affrontati da Cola nelle sue opere. Un modo avvincente per avvicinarsi all’arte del passato, coniugando l’esperienza formativa con la dimensione ludica.

Inaugurata la mostra Cola dell’Amatrice da Pinturicchio a Raffaello

Più di 500 visitatori hanno preso parte alla inaugurazione della mostra dedicata a  Cola dell’Amatrice che si è svolta sabato 17 marzo presso il Palazzo dei Capitani del Popolo: nei loro interventi il sindaco di Ascoli Piceno Guido Castelli, il vice presidente della Regione Anna Casini, il presidente ANCI Marche, il rappresentante del MIbact ed i curatori della rassegna hanno messo in evidenza la importanza del’iniziativa che si inquadra nell’ambito del progetto “Mostrare le Marche”, volto a promuovere il turismo culturale nella nostra regione. Più di 60 opere fra dipinti su tavola e su tela, disegni ed incisioni illustrano la figura di Cola che fu pittore, architetto ed umanista ben inserito nell’ambito della raffinata cultura figurativa animata a  Roma da papa Giulio II e dal nipote, il cardinale Raffaele Riario per il quale l’amatriciano decorò il palazzo vescovile di Ostia.
Il giorno successivo alla inaugurazione più di 150 turisti hanno avuto modi di visitare le due sedi espositive accompagnati dagli operatori museali che hanno illustrato loro le opere esposte : per il fine settimana prossimo già vari gruppi provenienti dal Lazio e dall’Umbria si sono prenotati per visitare la mostra.

Presentazione della monografia su Cola di Luca Pezzuto

Sabato 10 marzo alle 17 presso la Sala dei Savi del Palazzo dei Capitani del Popolo sarà presentata la monografia dedicata a Cola dell’Amatrice scritta da Luca Pezzuto, docente presso l’Università dell’Aquila: la ricerca condotta dallo studioso abruzzese sarà descritta da Simonetta Prosperi Valenti Rodinò dell’Università di Roma Torvergata, una delle maggiori esperte di grafica rinascimentale e barocca: si tratta di una anteprima dedicata al maestro Cola dell’Amatrice che precede di una settimana la inaugurazione della mostra a lui dedicata dalla Regione Marche e dal Comune di Ascoli Piceno.

 

Fervono i preparativi per la mostra dedicata a Cola dell’Amatrice

Presso i Musei Civici di Ascoli Piceno fervono i preparativi in vista della inaugurazione sabato 17 marzo alle 17 al Palazzo dei capitani della mostra “Cola dell’Amatrice da Pinturicchio a Raffaello”. Completato l’allestimento dei pannelli espositivi realizzati dalla ditta Mancinelli di Pesaro su disegno dell’architetto Franca Russo, da lunedì 12 cominceranno ad arrivare le opere dai musei prestatori : l’incarico di movimentare i preziosi dipinti è stato affidato alla società Montenovi di Roma, specializzata nel trasferimento di importantissime opere come i Bronzi di Riace ed i marmi di Michelangelo. Sin dal pomeriggio di lunedì, una imponente gru collocata in piazza Arringo solleverà le pesanti casse contenenti i dipinti sino alle finestre del primo piano della Pinacoteca per poi accedere alla sala della Vittoria, cuore pulsante della mostra. La troupe di rai 3 nazionale già dal 14 riprenderà le operazioni di allestimento della mostra.
Le opere di Cola, di Perugino, di Signorelli, Filippino Lippi, di Sodoma e di Raffaello provenienti dai più importanti musei italiani stanno già spingendo numerosi gruppi scolastici e di turisti a prenotare una visita ad Ascoli Piceno in occasione delle prossime festività primaverili per ammirare la mostra e le bellezze architettoniche della città. Fra le opere in esposizione, spicca il prezioso reliquiario della Filetta realizzato dall’orafo ascolano Pietro Vannini per la omonima chiesa di Amatrice, che reca incastonato al suo interno un prezioso cammeo romano miracolosamente rinvenuto da una giovinetta in un giorno di tempesta.