In occasione della X edizione della manifestazione “Dialoghi” organizzata dalla Pinacoteca di Brera , il celeberrimo “Angelo ribelle su fondo rosso” di Osvaldo Licini della Galleria di Ascoli Piceno è volato a Milano per essere messo a confronto con il dipinto di analogo soggetto di proprietà del museo lombardo. Le recenti indagini riflettografiche effettuate dal prof. Mattia Patti dell’Università di Pisa hanno infatti accertato che entrambe le opere sono state dipinte da Licini utilizzando due tele degli anni venti sulle quali l’artista aveva precedentemente dipinto il ritratto di una giovinetta. La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Marsilio con testi di Mattia Patti, Marina Gargiulo, Stefano Papetti e Luca Massimo Brabero.

Il decimo è il primo Dialogo della Pinacoteca di Brera dedicato al Novecento, all’Angelo ribelle con luna bianca di Osvaldo Licini a confronto con l’analogo soggetto, l’Angelo ribelle su fondo rosso scuro, in prestito dalla Galleria d’Arte Contemporanea “Osvaldo Licini” di Ascoli Piceno.
Figurazioni oniriche della maturità, gli Angeli ribelli appaiono come creature irreali e curiose, fluttuanti in atmosfere sospese di fondi monocromi, a esprimere visioni, sensazioni e riflessioni dell’autore.
I due dipinti vengono scelti e affiancati, non solo per analogia di soggetto, epoca, stile, composizione, ma soprattutto perché al di sotto degli strati pittorici degli anni ’40-‘S0 nascondono un altro quadro, realizzato dall’artista in anni precedenti. Grazie a indagini riflettografiche ad alta definizione è possibile individuare le raffigurazioni sottostanti, originariamente verticali e appartenenti ad un ritratto di fanciulla, molto simile ai Ritratti di Nella degli anni ’20. L’esposizione è accompagnata da un video che mostra quanto non è visibile a occhio nudo: i due quadri nascosti e le trasformazioni operate da Licini per renderli Angeli.