I capolavori d’arte della Pinacoteca Civica: “Annunciazione” di Guido Reni

Per questo nuovo appuntamento alla scoperta delle più importanti opere d’arte presenti nella Pinacoteca Civica di Ascoli Piceno ci spostiamo in una delle sale più sontuose e riccamente adornate: la Galleria.

È il frutto di un intervento architettonico realizzato tra la fine del 600 e i primi anni del 700 dagli architetti e pittori Giuseppe e Lazzaro Giosafatti che importarono ad Ascoli le novità del Barocco romano.
In questo luogo, arredato con mobili del XVIII secolo provenienti dal lascito dell’Opera Pia Sgariglia, e con rari lampadari di murano dello stesso periodo, i dipinti sono disposti sullo stile delle quadrerie che soprattutto nei palazzi del 600 e del 700 costituivano motivo di grande attrazione.

Qui sono conservate ed esposte opere di provenienza ecclesiastica e grandi dipinti da stanza che facevano parte della collezione del chirurgo ascolano Antonio Ceci.

Il Prof. Stefano Papetti ci farà percorrere questa splendida sala iniziando da una delle opere più affascinanti e degne di nota: l’Annunciazione di Guido Reni.

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I capolavori d’arte della Pinacoteca Civica: “Annunciazione” di Pietro Alemanno

Proseguono i nostri appuntamenti all’interno della prestigiosa Pinacoteca Civica di Ascoli Piceno, che ci permettono di approfondire meglio alcuni dei più importanti capolavori d’arte qui conservati.

In questo terzo incontro, ci spostiamo nella Sala dedicata al pittore di Caldarola Simone De Magistris.
Si tratta di una piccola sala adiacente a quella del Piviale, nella quasi si può vedere ancora la porta trecentesca di travertino che era l’antico ingresso alla Sala degli Anziani o dei Cento (oggi Sala della Vittoria).

Il Prof. Stefano Papetti questa volta ci illustra un importante quadro del pittore austriaco, allievo e collaboratore del Crivelli, Pietro Alemanno: l’Annunciazione.

Marta Peroni

Da Guido Reni ad Antonio Fantoni, pittori bolognesi

Dal prossimo 14 febbraio fino al 17 maggio si terrà a Bologna, presso Palazzo Fava, una mostra dedicata alla scuola pittorica bolognese, intitolata Da Cimabue a Morandi. Felsina pittrice.
L’esposizione si avvale del sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna, presieduta da Fabio Roversi Monaco ed è curata nientemeno che da Vittorio Sgarbi.
L’impianto teorico dell’esposizione è vasto e ambizioso (e ha sollevato non pochi rilievi da parte del mondo accademico bolognese): la mostra si propone infatti di “far convergere in una unica sede espositiva quanto di più significativo in campo artistico la città di Bologna ha acquisito nel corso di oltre sette secoli”. Continua a leggere